L’agglomerato di quarzo è uno dei tanti materiali compositi utilizzati per i top in cucina, ma non solo: è possibile vederlo anche in bagno, o ritrovarlo in soglie e davanzali. Si presenta con l’aspetto di una pietra naturale ed è costituito da una miscela di resine insieme a polveri di quarzo e altri elementi minerali, come ad esempio il vetro.
Ha caratteristiche igieniche di altissimo livello, tanto da essere spesso usato per impastarci sopra. È caratterizzato infatti da una superficie liscia, idrorepellente ma non reagisce molto bene al calore: una pentola che proviene dal fuoco, potrebbe provocare
un alone o addirittura delle crepe a causa dello shock termico, cosa che può essere evitata in maniera molto semplice con l’uso di un sotto pentola. Esiste in diversi spessori, 2 cm, 3 cm o anche più di 3 cm: tale spessore si ottiene servendosi di materiale umile, che va a “inspessire” la lastra da 2 cm, per raggiungere lo spessore desiderato. È disponibile in tanti colori, con tante finiture, opachi, o starlight, ovvero con delle pietruzze “brillanti” tra polveri e resina.
Ha buone caratteristiche per quanto riguarda la lavorabilità e infatti, qualora si presentasse un problema dovuto alla produzione, è possibile lavorarlo a casa del cliente senza nessun problema, per risolvere il problema tempestivamente. Un piccolo svantaggio nel taglio, è la grande quantità di polvere che viene prodotta, ma è un disagio solo momentaneo.
Veniamo all’aspetto economico: l’agglomerato di quarzo è sicuramente più costoso del laminato, ma i suoi prezzi stanno diventando sempre più sostenibili negli ultimi tempi, quindi, ti consiglio di confrontare e considerare i due materiali se sei indeciso e il fattore prezzo è determinante nella spesa, richiedendo entrambi i preventivi.
Ti aspetto qui in negozio, per valutare insieme il top della tua nuova cucina, e capire se l’agglomerato di quarzo può rispondere bene alle tue esigenze in cucina.
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Ciao e #buonarredamento !
